Stanotte ha piovuto molto, siamo usciti con l’attrezzatura, ombrelli e giacche ma dopo pochi minuti la pioggia ha smesso e tra le nuvole e’ spuntato il sole. Ci siamo diretti alla zona dei templi (patrimonio dell’umanita’), ieri quello che avevamo visto ci aveva impressionato molto per gli ornamenti e per l’ambiente attorno, montagna e cipressi giapponesi secolari dal fusto diritto e altissimi. Oggi la visita ai rimanti edifici religiosi e’ stata altrettanto suggestiva, insieme a Nara questo posto e’ veramente stupefacente. Verso le 11 portiamo a termine il giro nel sito dedicato ai templi, mentre arrivano e partono i soliti torpedoni con gruppi di scolari diligentissimi. Ci avviamo verso la citta’ lungo una strada diritta di 2 km, a meta’ c’e’ l’ufficio informazioni, nel solito inglese nippotaliano ci facciamo indicare un Onsen, le terme, tra le tante di questa zona. Purtroppo qui ci sposterebbe bene con l’auto, prendere un autobus pubblico richiede prima di capire come e dove, e tra una cosa e l’altra finisce che puoi recarti in un posto o due al massimo. Comunque arriviamo all’Onsen e comincia il divertimento, innanzitutto per le persone alla reception. Prima ci aiutano a pagare mediante una macchina elettronica posta all’ingresso, (istruzioni e pulsanti in giapponese), poi cominciamo a combinare il casino chiudendo i nostri zaini, portafogli, etc, negli armadietti a serratura predisposti per le scarpe. La commessa rideva. Poi entriamo finalmente negli spogliatoi pensando di trovare li gli asciugamani, ma invece bisognava portarseli da casa. Lasciati i vestiti, si entra nelle terme, separati maschi e femmine. Tutti con il loro bel asciugamanino a dietro, tranne me, che invidia. Comunque bello, acqua bollente, vasca esterne, idromassaggio, sauna a 60 gradi. Come di frequente, nella sauna mi avvicina u tipo per chiaccherare e mi chiede perche’ non ho l’asciugamano. La risposta se l’ha capita deve averlo divertito molto perche’ e’ uscito di corsa, il riso e il caldo insieme possono far male. Poi, negli spogliato mentre stavo asciugandomi con l’airdryer, mi ha voluto prestare il suo asciugamano, usato, e ho dovuto asciugarmici per forza. Uscito dagli spogliatoi l’ho incontrato ancora alla macchina delle bibite, era con sua moglie che rideva, forse anche lei aveva visto qualcuno nella zona femminile senza l’asciugamano .. Valeria